L'errore più rilevante è credere che ad oggi essere online possa non servire; personalmente credo nei fatti e nei numeri, meno nelle parole e partendo dai numeri:
- 3,5 miliardi di utenti connessi nel mondo
- 42 milioni gli utenti in Italia
- 28 milioni italiani iscritti ai social network più importanti
- 32 miliardi di euro il fatturato stimato dalle compravendite di prodotti/servizi solo in Italia
Numeri destinati ad aumentare nei prossimi anni.
E i fatti?
Negli ultimi anni si è vista una crescita esponenziale dell’utilizzo del web da parte degli utenti per cercare informazioni su qualsiasi argomento o dettagli su prodotti e servizi da acquistare. Grazie alle nuove connessioni più veloci e convenienti e ad una semplificazione sempre crescente delle tecnologie, gli utenti che accedono ad Internet sono persone di tutte le fasce d’età, di ogni ragione sociale.
Per questo siti come Tripadvisor, Booking, Zalando, Amazon, Trivago sono conosciuti da tutti e, soprattutto, aziende come Google e Facebook generano guadagni ormai difficili da quantificare grazie anche agli annunci ed alle inserzioni pubblicitarie.
Negli Stati Uniti, luogo dove nascono tutte le aziende informatiche più importanti, è ormai naturale per qualsiasi attività (dalla grande azienda al ferramenta) e per qualsiasi professionista avere visibilità attraverso Internet; l'hanno capito e per questo sono maggiormente attenti ed informati su quello che si deve fare per sfruttare al meglio le opportunità che la rete offre.
In Italia il discorso è ancora diverso: qualche attività sta utilizzando il web nel modo corretto e, di conseguenza, ne trae i benefici (maggiore visibilità, aumento dei contatti e dei clienti), molte altre che hanno provato negli anni passati e stanno provando tutt'ora a farsi conoscere online non hanno avuto e non stanno avendo alcun vantaggio, arrivando anche a pensare che essere presenti online non sia poi così utile o vantaggioso. Chi ha aperto un proprio sito web e poi chiuso o semplicemente abbandonato, perché non ha ottenuto concreti risultati, non ha valutato le reali motivazioni dello scarso successo, probabilmente perché non correttamente informato o consigliato.
L’approccio è stato, nella maggior parte dei casi, lo stesso: il pensare che fosse sufficiente avere un sito web per aumentare facilmente i guadagni, anche supportato da consigli non corretti e senza avere tutte le informazioni iniziali necessarie a capire come sviluppare correttamente il proprio progetto.
Quindi se si vuole andare online o cambiare l’approccio è fondamentale non commettere gli errori (più frequenti) che in molti hanno commesso e stanno commettendo.
Quali sono gli errori da evitare se si vuole andare online? Ecco i primi cinque:
- Pensare che basta esserci: aprire un sito web non è sinonimo di maggiore visibilità e, quindi, incremento automatico di clienti e di vendite. La rete non ha dimensione, non ha distanza ma è uno spazio infinito: aprire un sito web senza un progetto, senza uno studio approfondito della situazione e di ciò che si vuole ottenere è come aprire un negozio in mezzo al deserto: può essere arredato alla perfezione, proporre i prodotti e servizi migliori, ma a cosa serve se nessuno lo vede?
- Pensare che il sito possa vivere in modo autonomo: sì, suona strano, ma il sito andrebbe considerato come un qualcosa di vivente, in quanto necessita di attenzioni costanti. Una volta realizzato è sbagliato credere che il lavoro sia finito, che lo si possa lasciare al suo destino. Se abbiamo un negozio reale e vogliamo avere più clienti siamo a noi a doverci preoccupare che la strada per arrivarci sia chiaramente indicata; siamo noi ad aggiornare la vetrina ed i locali in base a particolari eventi, promozioni o per dar maggior visibilità ai prodotti (in quel momento) più importanti; siamo sempre noi a rimuovere la polvere ed aggiungere, quando necessario, novità utili ad attirare l’attenzione e la curiosità dei clienti. Un approccio simile va affrontato anche nella gestione di un sito web.
- Pensare che sia facile e gratuito (o quasi): è vero la rete offre la possibilità di creare siti web gratuitamente o con pochi euro e, addirittura, in pochi clic; certo si può, come è possibile farsi in casa la pizza, o comprarne surgelate a prezzi bassissimi, oppure dare il bianco alle pareti da soli, come aggiustare un tubo se c’è una perdita. Ma se si tratta di creare un sito web con l'obiettivo di far crescere la propria attività, cercando di sfruttare le molteplici possibilità che la rete offre, è davvero il “fai da te” la scelta migliore? Creare un sito web può essere facile, ma realizzare un sito web interessante, correttamente indicizzato, dinamico ed in grado di catturare l’attenzione degli utenti no, non lo è. La creazione di un sito, la sua gestione e le attività di promozione e di aumento di visibilità richiedono studi e conoscenze specifiche.
- Farsi attirare dalla frasi ad effetto: 1.000 visitatori al giorno, 10.000 like in un colpo solo, 10 trucchi per il sito perfetto, 1° posizione su Google… potrei continuare con molti altri esempi, presenti in rete, che nascondono in realtà delle prese in giro o perdite di denaro. Una regola, da tenere sempre a mente, è che non esistono trucchi o segreti utili a migliorare la visibilità e l’attrattività di un sito, ma è possibile con un corretta programmazione e valutazione del caso ottenere il massimo per la propria attività.
- Non informarsi: questo è l’errore più frequente. Bisogna partire informati; sapere cosa serve, quali possibilità si possono considerare e così via. Prima di entrare in rete è bene conoscere cosa ci aspetta, capirne le dinamiche, sapere quali sono le differenti possibilità messe a disposizione e, soprattutto, programmare almeno a medio termine le fasi di sviluppo del proprio progetto, soprattutto per essere coscienti di quale sia il cammino da seguire, con quali strumenti e modalità affrontarlo.
Se pensi di aver commesso (o di star commettendo) uno di questi errori o semplicemente vuoi avere maggiori informazioni su come migliorare la propria visibilità in rete non esitare a contattarci!